martedì 23 settembre 2008

LA STANGATA ARRIVA SOTTO L’OMBRELLONE

Nessuno sembra essersene accorto, a guardare giornali e telegiornali, ma la prima manovra economica del Berlusconi IV si caratterizza per tutta una serie di interventi che fino a qualche tempo fa avrebbero dato luogo a scioperi e proteste di ogni tipo e che invece sono stati oscurati da zelanti giornalisti con notizie sul caldo, sul traffico e sulla cattiveria dei clandestini. PRECARIATO: chi era in causa con il proprio datore per stabilizzare il proprio posto di lavoro adesso può ottenere al massimo un indennizzo, e non più l’assunzione a tempo indeterminato. Per tutti gli altri non ci sarà neanche questo, perché il contratto a termine è stato istituzionalizzato (viene meno il limite di 3 anni fissato dal governo Prodi con il protocollo welfare). Ripristinato il lavoro a chiamata. Cancellata la norma che contrasta le “dimissioni in bianco”. LAVORO: Vanificata l’attività ispettiva tramite l’abrogazione del libro matricola e del libro paga. Ridotte le sanzioni e la natura pubblica dei controlli in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. ASSEGNO SOCIALE: Gli emigrati italiani all’estero che intendono rientrare perdono il diritto all’assegno sociale. POTERE D’ACQUISTO: Inflazione programmata fissata all’1,7%, a fronte di un’inflazione reale ben più elevata. Mancata restituzione del fiscal drag nel 2008 (220 euro in meno per ogni lavoratore e pensionato). SICUREZZA: 30.000 agenti e poliziotti in meno (lecito pensare che i 3.000 militari schierati per le strade servono solo per “farsi vedere”) . SCUOLA: dietro alle tanto reclamizzate misure relative a maestro unico, grembiule (o divisa alla moda) e sette in condotta si nasconde un vero e proprio attacco all’istruzione pubblica, a cominciare dalla scuola dell’infanzia, che l’OCSE considera un modello da imitare e che la Gelmini invece ha preso di mira: 87.000 insegnanti da tagliare in tre anni accanto ad un imprecisato numero di non docenti; chiusura degli istituti più piccoli. SANITA’: Saltano i livelli essenziali di assistenza stabiliti dal governo Prodi. Le regioni che non riusciranno ad autofinanziarsi dovranno ricorrere a ticket (anche verso i soggetti attualmente esenti), taglio dei posti letto e dei servizi. Non saranno più gratuiti: il vaccino per la prevenzione del tumore della cervice uterina, l’anestesia epidurale per il parto indolore, migliaia di malati cronici perderanno l’esenzione e i malati oncologici perderanno l’assistenza domiciliare. Appena 6 mesi fa si litigava su come redistribuire il tesoretto reso disponibile dal governo di centrosinistra.

Oggi al governo Berlusconi quel tesoretto non basta: per arricchire i più ricchi deve raschiare il fondo del barile dei più poveri.

Rocco P

Hanno ucciso l'alitalia

lunedì 22 settembre 2008

Terra in rosso eaurite le risorse del 2008!!!!

Da domani viaggeremo con i conti in rosso, consumeremo più risorse di quelle che la natura fornisce in modo rinnovabile. Ci stiamo mangiando il capitale biologico accumulato in oltre tre miliardi di anni di evoluzione della vita: nemmeno un super intervento come quello del governo degli Stati Uniti per tappare i buchi delle banche americane basterebbe a riequilibrare il nostro rapporto con il pianeta. Il 23 settembre è l'Earth Overshoot Day: l'ora della bancarotta ecologica.

Il giorno in cui il reddito annuale a nostra disposizione finisce e gli esseri umani viventi continuano a sopravvivere chiedendo un prestito al futuro, cioè togliendo ricchezza ai figli e ai nipoti. La data è stata calcolata dal Global Footprint Network, l'associazione che misura l'impronta ecologica, cioè il segno che ognuno di noi lascia sul pianeta prelevando ciò di cui ha bisogno per vivere ed eliminando ciò che non gli serve più, i rifiuti.

Il 23 settembre non è una scadenza fissa. Per millenni l'impatto dell'umanità, a livello globale, è stato trascurabile: un numero irrilevante rispetto all'azione prodotta dagli eventi naturali che hanno modellato il pianeta. Con la crescita della popolazione (il Novecento è cominciato con 1,6 miliardi di esseri umani e si è concluso con 6 miliardi di esseri umani) e con la crescita dei consumi (quelli energetici sono aumentati di 16 volte durante il secolo scorso) il quadro è cambiato in tempi che, dal punto di vista della storia geologica, rappresentano una frazione di secondo.

Nel 1961 metà della Terra era sufficiente per soddisfare le nostre necessità. Il primo anno in cui l'umanità ha utilizzato più risorse di quelle offerte dalla biocapacità del pianeta è stato il 1986, ma quella volta il cartellino rosso si alzò il 31 dicembre: il danno era ancora moderato.

Nel 1995 la fase del sovraconsumo aveva già mangiato più di un mese di calendario: a partire dal 21 novembre la quantità di legname, fibre, animali, verdure divorati andava oltre la capacità degli ecosistemi di rigenerarsi; il prelievo cominciava a divorare il capitale a disposizione, in un circuito vizioso che riduce gli utili a disposizione e costringe ad anticipare sempre più il momento del debito.

Nel 2005 l'Earth Overshoot Day è caduto il 2 ottobre. Quest'anno siamo già al 23 settembre: consumiamo quasi il 40 per cento in più di quello che la natura può offrirci senza impoverirsi. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, l'anno in cui - se non si prenderanno provvedimenti - il rosso scatterà il primo luglio sarà il 2050. Alla metà del secolo avremo bisogno di un secondo pianeta a disposizione.

E, visto che è difficile ipotizzare per quell'epoca un trasferimento planetario, bisognerà arginare il sovraconsumo agendo su un doppio fronte: tecnologie e stili di vita. Lo sforzo innovativo dell'industria di punta ha prodotto un primo salto tecnologico rilevante: nel campo degli elettrodomestici, dell'illuminazione, del riscaldamento delle case, della fabbricazione di alcune merci i consumi si sono notevolmente ridotti.

Ma anche gli stili di vita giocano un ruolo rilevante. Per convincersene basta confrontare il debito ecologico di paesi in cui i livelli di benessere sono simili. Se il modello degli Stati Uniti venisse esteso a tutto il pianeta ci vorrebbero 5,4 Terre. Con lo stile Regno Unito si scende a 3,1 Terre. Con la Germania a 2,5. Con l'Italia a 2,2.

"Abbiamo un debito ecologico pari a meno della metà di quello degli States anche per il nostro attaccamento alle radici della produzione tradizionale e per la leadership nel campo dell'agricoltura biologica, quella a minor impatto ambientale", spiega Roberto Brambilla, della rete Lilliput che, assieme al Wwf, cura la diffusione dei calcoli dell'impronta ecologica. "Ma anche per noi la strada verso l'obiettivo della sostenibilità è lunga: servono meno opere dannose come il Ponte sullo Stretto e più riforestazione per ridurre le emissioni serra e le frane".

domenica 14 settembre 2008

Werbale di Circolo 10/09/2008 - Bis

wersione riveduta e corretta da Enrico

O.d.g:
Riepilogo situazione amministrative nei rispettivi comuni;
Tematiche di formazione e incontri pubblici;
Possibilità di avere una sede;
Tesseramento.

Riepilogo situazione amministrative nei rispettivi comuni:

Sandrigo: Paolo Fontana è stato nominato referente per il Comune di Sandrigo, come Annarita Costa per Bressanvido e Giovanni Segato con Baù Wanda per Pozzoleone, per dare possibilità a Enrico Balasso di volgere il compito di Coordinatore, ora anche di zona in maniera più snella in vista delle prossime amministrative.

Bressanvido: prossimo incontro martedì.
1 ottobre: assemblea pubblica su problemi viabilità con Rizzato.
(storia del parcheggio spostato e suddiviso in zone più scomode per favorire
speculazioni edilizie.)

Pozzoleone: C’è stato un incontro per formare una lista civica, ma non si sa bene cosa se ne farà.

Tematiche di formazione e incontri pubblici:

Presentato il volantino sugli incontri di Asiago il 20/21 settembre.

Proposta: incontrarsi non più come circolo allargato ma per aree comunali, per favorire la preparazione delle amministrative; incontri solo per coordinatori per decidere di volta in volta le tematiche di formazione.
Esempio: Ogni 2 settimane: ritrovo coordinatori
Ogni mese: circolo allargato (itinerante – argomenti di formazione)
Ogni 1 o 2 settimane: incontri comunali per preparazione amministrative.

Servono anche incontri su “tematiche di ampio respiro” (es: immigrazione/razzismo), ma è soprattutto fondamentale in vista amministrative avere le conoscenze necessarie per partecipare ad un consiglio comunale (lettura del bilancio ecc.)
Per tematiche più generali, si potrebbero promuovere incontri a livello provinciale o di collegio, con esperti e personaggi “in vista” del partito (es.Finocchiaro)


Possibilità di avere una sede:

Non sono state trovate ancora proposte a questo scopo, è stato comunque valutato che, pur non essendo una priorità, sarebbe bello e importante avere una sede
Intanto, è stato proposto di fare richiesta in comune per destinare la stanza attualmente in uso in ex caserma come “sede” delle varie liste, ognuna con il proprio armadio in cui tenere il materiale. Tra l’altro, si tratterebbe della sua originaria destinazione…

A Bressanvido si potrebbe fare la stessa cosa per la sala polivalente.

Tesseramento:

Da più parti sono arrivate richieste di rassicurazioni sulle intenzioni del partito riguardo a temi caldi (posizione da tenere rispetto a varie iniziative nefaste del governo, uso delle primarie prima delle europee, ecc.)

Il costo del tesseramento è di € 15,00 minimo di cui € 10,00 a tessera andrà al coordinamento provinciale.

Lo stile sarà: “La campagna di tesseramento non avverrà porta a porta, ma su richiesta degli interessati durante apposite occasioni”.

La tessera è valida per il periodo 2008/2009, e dà diritto a partecipare ai congressi e a tutte le decisioni di partito.