Carissime e carissimi,
ieri e oggi sono proprio tanto triste.
L'Unione Europea è stata un'altra volta pugnalata alle spalle. Un paese, l'Irlanda, che è cresciuto grazie ai finanziamenti dell'UE, quindi indirettamente grazie anche alle tasse dei nostri genitori, ora si è rivoltata a quello che è un sistema a cui dovrebbe solo dire grazie.
E non ci sono questioni nazionali che tengano a mio parere dato che il nuovo trattato (ma lo hanno letto?) non cede grandi fette di sovranità a Bruxelles (purtroppo!).
Insomma i cittadini europei sono sempre piu egoisti, vogliono sempre piu la botte piena (le garanzie, i soldi dell'UE) e la moglie ubriaca (l'indipendenza nazionale corroborato dal poco sano e molto ottocentesco spirito patriottico).
Io sono, invece, un patriota europeo, credo che la prospettiva per:
- pesare in un mondo globalizzato ( o pensiamo che 5 milioni di irlandesi o 50 milioni di italiani possano competere con cina india o brasile?)
- difendere al meglio le identità locali (glocal... globale e locale sono due azioni coincidenti e necessarie... ma questo è un altro discorso)
- difendere al meglio la nostra economia
sia NECESSARIA una federazione europea, sia NECESSARIA un'identità europea.
Per questo, che è un principio anche statutario e programmatico del PD, cioè creare un'identità europea, e in vista delle elezioni europee credo che da Settembre dovremmo metterci in moto per fare un'OPERAZIONE PEDAGOGICA tra i giovani e le giovani vicentine per spiegare cosa è l'UE, quali vantaggi enormi ci ha dato e quale è lo spirito democratico, progressista e positivo che l'ha mossa.
Diamo un cuore all'Europa. Se non lo fa la Commissione, se gli organi dell'UE sono troppo lontani, facciamolo noi, prendiamo spunto dall'IMMENSO ALtiero SPinelli (ex Partito d'Azione, ex DC, ex PSI, ex PCI... quindi democratico d'obbligo) il piu grande grande grande europeista d'Europa.
Un abbraccio a tutti
EuroEnrico
4 commenti:
Mi chiedo che cosa stiamo aspettando, siamo indietro di 200 anni, siamo il continenete più frammentato del Mondo; in quanto a frammentazione siamo secondi solo ad Africa e Caraibi, ma credo che la cultura, la storia, la libertà e pure l'economia di Africa e Caraibi non siano neppure lontanamente paragonabili a quell'Europa culla di civiltà e democrazia, modello per tutto il Mondo.
Pare che la nostra paura sia l'omologazione, ma se non ci diamo un'identità più forte, solida e strutturata, finiremo per essere omologati dal mercato, modello economico nato nelle nostre terre ma che tra pochi anni non ci vedrà più protagonisti (se non ci diamo da fare) e la globalizzazione culturale sarà appannagio di Cina, India, Sudamerica, e magari pure dell'Africa.
La mia intenzione non è certo quella di offendere o sminuire le culture extraeuropee, ma credo che se siamo ciò che siamo lo dobbiamo ad una grande storia di democrazia, libertà, alterità; io come studente patavino, non posso non ricordare Padova culla dell'Umanesimo (Universa Universis Patavina Libertas; all'Università di Padova per tutti Libertà su tutti i Saperi).
Costruiamo un'Europa Unita, un luogo di dialogo e condivisione, le nostre diversità non siano un ostacolo alla nostra coesione ma siano uno stimolo a guardare per riconoscerci portatori di Valori comuni.
Daniele
L'Unione Europea è l'unico modo che le nazioni del vecchio continente hanno di contare ancora qualche cosa nel mondo, è l'unico modo che questi stati hanno per promuovere azioni, politiche su larga scala (ad esempio la difesa dell'ambiente la ricerca di un nuovo modello di sviluppo più sostenibile...) da sole non hanno alcuna speranza di farcela!
La paura delle diversità, degli altri, i pregiudizi nei confronti degli altri popoli, l'idea di superiorità che ogni nazione ha nei confronti delle altre fanno si che la gente si richiuda sempre più non solo nel suo stato, ma addirittura nella sua città (moglie e buoi dei paesi tuoi dicevano una volta vogliamo tornare a questo?)!
Dobbiamo veramente cominciare a dare un'idea diversa anche se sarà sempre più difficile sconfiggere chi, urlando, fa passare per verità i pregiudizi, che guarda la realtà da un solo punto di vista (il proprio) strafregandosene degli altri. Sarà sempre più difficile perché ho paura che negli anni futuri i problemi che oggi cominciano ad emergere(ma che si conoscono fin dagli anni '60, ma che non sono mai stati oggetto di politiche serie a causa degli interessi di pochi) diventeranno veramente molto molto molto molto seri. Quando l'occidente non avrà più a disposizione il sangue nero che lo fa muovere e quindi non potrà più vivere nell'opulenza come ha fatto dal dopoguerra ad oggi...
cosa succederà??
Daniele come fai a connettere ancora a quell'ora di notte? Io non riuscirei neppure a scrivere una frase di senso compiuto!
è che uso i lfuso di Nuova York...
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