Pubblichiamo l'articolo scritto da Davide Cadore sulla nascita del Circolo del PD di Sandrigo, Bressanvido e Pozzoleone
Il Partito Democratico vuole dimostrare che la partecipazione politica può ancora attrarre numerose persone. Il segreto è una giusta dose di impegno politico e dimostrare che le decisioni possono essere chiare ed efficaci.
Le Primarie del 14 ottobre 2007 hanno dimostrato la disponibilità di molte persone ad andare ai gazebo se invitate a dire la loro in maniera precisa e influente. I risultati hanno confermato le idee, l’affluenza al seggio istituito presso villa Sesso-Schiavo-Nardone ha visto 327 elettori attivi, suddivisi tra 236 di Sandrigo, 41 di Pozzoleone e 50 di Bressanvido. E’ da sottolineare che l’affluenza al seggio è stata la più alta registrata nel collegio 13 (provincia di Vicenza).
Il 10 febbraio scorso il PD ha rinnovato la scommessa chiamando la gente a scegliere i candidati per la costituzione di circoli territoriali (previsti dallo statuto del partito all’art.14 del cap.3 per ogni comune che superi i 5000 abitanti) e dei coordinamenti provinciali. Ancora una volta i dati confermano la presenza di un’esigenza di rappresentanza più diretta, non mediata.
Sono state 165 le persone di Sandrigo, Bressanvido e Pozzoleone che si sono recate a scegliere i loro rappresentanti a livello territoriale presso
L’idea dei circoli è stata quindi apprezzata, perché sono uno strumento flessibile, di diretta rappresentanza, si fondano su reti di relazioni personali ed informali. Rappresentano un luogo di dibattito culturale, di confronto con gli amministratori locali, di elaborazione di proposte e trasmissione delle domande che emergono sul territorio.
Il Partito Democratico, con i suoi circoli, vuole essere una sede dentro la quale chi ha senso civico e la <
Il gruppo degli “eletti” rispecchia bene questa assoluta libertà di associarsi. Numerosi sono i giovani che hanno scelto di mettere in campo le proprie energie, vincendo quella “diffidenza” verso la politica che è argomento tanto caro alle discussioni sulla società d’oggi.
Il segreto è aver reso l’adesione agevole, “l’accesso al partito” più amichevole, le forme associative meno rigide, e le opinioni di ciascuno più pesanti.
Giovani dunque, ma anche persone di ogni estrazione: dal professionista al pensionato; si è riscoperto il desiderio di far sentire la propria voce, la legittima convinzione che ciascuno è portatore di un interesse e di un’esperienza chi può essere messa a disposizione della collettività, del bene comune. Si riscopre il senso dell’ ”esserci”, del partecipare. Si scopre che il senso civico non è perduto, basta saperlo far emergere.
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