In morte del fratello Clemente
dal blog di Beppe Grillo
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di partito in partito, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto ,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i tetti di Ceppaloni saluto.
Sento gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanti voti oggi ti resta!
Gentil Clemente, almen le ossa rendi
allora al petto degli italiani mesti.
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